
Un po' scapigliato, un po' bohèmien, seduto sul suo panchetto, con un cartello ti avverte che con lui puoi appropriarti di due dita di poesia, originali, uniche e irripetibili, scritte solo per te. Alza la testa, ti guarda tra l'ironico e l'indagatore, poi via, rapidi gesti, ti dona un piccolo foglietto bianco, con pochi versi e una grafia minuta: è la tua poesia.
Della capacità di scrivere messaggi estemporanei, Silvestro Sentiero è riuscito a farne un'attività del tutto nuova e sorprendente. Vestito in frac, si arma di un leggio con la scritta "Poeta" e riesce a farsi notare per l'aspetto etereo, dolce e romantico. La gente si ferma curiosa e lui muove febbrilmente la penna su un foglio, tracciando brevissimi profili di rara bellezza. (tratto da http://www.silvestrosentiero.it mailto:silvestrosentiro@inwind.it )
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